Apprendistato: il contratto piu’ conveniente..

7 Buoni motivi per assumere un apprendista

Il contratto di apprendistato, prima dell’entrata in vigore della legge Biagi, era tra le tipologie contrattuali preferite dai datori di lavoro.
Oggi il ricorso all’apprendistato è molto meno comune.

Cosa è cambiato?
La nuova Legge ha trasferito le competenze alle Regioni che hanno legiferato a singhiozzo e senza omogeneità.

Il risultato? Una serie di norme pasticciate diverse di Regione in Regione che hanno fatto perdere interesse per questo contratto.

Il Jobs Act ha fatto un po’ di chiarezza
E’ quindi tempo di riconsiderarlo come una valida opportunità di rinnovamento, formazione di manodopera qualificata e risparmio per le imprese.
Facciamo una breve sintesi sui vantaggi dell’apprendistato.


Ci sono almeno 7 buoni motivi per sceglierlo:

1. Retribuzione
La retribuzione dell’apprendista è ridotta.
E’ infatti possibile inquadrare il lavoratore, durante il percorso formativo, fino a due livelli sotto quello da raggiungere.
In alcuni contratti collettivi è prevista invece la percentualizzazione della retribuzione che cresce durante la formazione, fino a raggiungere il 100% al termine del percorso formativo. Si ha pertanto una sorta di salario di inserimento che cresce man mano che aumentano le competenze acquisite.

2. Contributi
Risparmiare sui contributi è oggi considerato un “Must” per l’impresa che assume dipendenti. É la prima cosa che mi chiedono i clienti prima di un’assunzione.
Ebbene, i contributi per chi assume apprendisti sono veramente ridotti.
Modulati diversamente nei vari periodi di formazione, leggermente variabili in base al settore e alle maestranze occupate, vanno dallo zero al 17.45% .
Un notevole risparmio se paragonato con le attuali aliquote contributive in vigore sempre ben oltre il 35%.

3. Formazione mirata
Il contratto di apprendistato è per antonomasia un contratto a contenuto formativo.
La formazione viene erogata durante la prestazione lavorativa attraverso il passaggio di competenze dalle maestranze specializzate e qualificate dell’impresa agli apprendisti.
Cio’ significa avere la possibilità di fornire ai prestatori competenze mirate e personalizzate rispetto alle necessità dell’azienda e quindi dipendenti che costituiranno un valore aggiunto per l’impresa.
La formazione obbligatoria per l’apprendista va vista quindi non come un onere al quale sottrarsi, ma come un’opportunità di crescita delle risorse umane.
E la formazione Teorica?
Puo’ essere convenientemente esternalizzata.

Esistono infatti società specializzate nell’erogazione della formazione per l’apprendistato direttamente in azienda, con propri docenti e in grado di adattare gli insegnamenti ai reali bisogni dell’impresa.
Così come puo’ essere esternalizzata tutta la gestione burocratica degli adempimenti inerenti la formazione e la gestione delle vertenze, salvo non si preferisca naturalmente farlo in azienda.

4. Computo limiti numerici
Gli apprendisti non vengono computati nel numero dipendenti previsti da leggi e contratti collettivi per taluni istituti contrattuali.
Vantaggio non da poco per quelle imprese al limite dei quindici dipendenti che si troverebbero a fare i conti con la nuova disciplina delle assunzioni obbligatorie che prevede all’assunzione di un disabile già con il quindicesimo dipendente.

5.Licenziamento
Per chi assume con contratto di apprendistato non è dovuto il ticket in caso di licenziamento.
Il licenziamento, inoltre, è sempre possibile al termine del periodo formativo ai sensi dell’art.2118 cc senza particolare motivazione, salvo i termini di preavviso.

6.Risparmio fiscale
Il costo relativo al personale assunto con contratto di apprendistato è deducibile ai fini IRAP

7.Responsabilità sociale
Mi piace pensare all’attività di impresa come contributo al benessere collettivo.
Dare un’opportunità ai giovani senza esperienza di imparare un mestiere e avere una qualificazione adeguata o riqualificare lavoratori che hanno perso il lavoro, rappresenta veramente un impegno sociale importante a cui l’impresa di successo dovrebbe aspirare.

E che dire di tutti quei mestieri tradizionali rappresentati dai maestri artigiani di tutta Italia che hanno fatto grande il nostro Paese? E’ ora di pensare che è un Patrimonio che va trasferito alle nuove generazioni..non puo’ essere perduto.

Ecco l’apprendistato è una buona opportunità per cominciare a farlo!

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